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Malga Foraoro: i nuovi movimenti, le vecchie amministrazioni
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Malga Foraoro: i nuovi movimenti, le vecchie amministrazioni

Intervista di Filippo Caon a Vitor Pereira

Il passato e il futuro della Prealpe veneta tra carte, concessioni e beni comuni.

Malga Foraoro sta là. Si vede da tutta la provincia, anche dal Basso Vicentino, nelle giornate limpide. È un prato a balcone sulla pianura, a milletrecento metri sul livello del mare. Da diversi anni è gestita da Vitor e Zeudi, portoghese lui e veneta lei. Sono stati la prima malga nella storia dell’Altopiano di Asiago a tenere aperto d’inverno, oltre ad essere un punto di riferimento nel movimento outdoor dell’area. Gare, concerti, eventi. Una bella realtà, visionaria, senza dubbio.

È stato bello, ma sta per finire, almeno qui e con questa forma: il sindaco di Caltrano non rinnoverà a Vitor e Zeudi la concessione per la gestione della malga per il prossimo inverno.

Qui non è solo una malga che riapre, ma un intero mondo – il nostro, se volete – che fallisce sotto l’incedere di amministrazioni sonnecchianti e poco lungimiranti.

Domenica, una delle ultime di apertura, sono salito in malga per fare una chiacchierata con Vitor, davanti a una (buona) birra. Parliamo sull’atrio della malga, in una fredda e limpida giornata di ottobre. Sul fondo si vede il mare, la laguna, poco sotto di noi il corso dell’Astico che porta a Breganze, il Summano e le Piccole poco più a destra. Qui quello che ci siamo detti. Buona lettura.

Vitor: La parte politica di ciò che è successo non mi spaventa. Noi facc

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Zaino: 3 semplici consigli per decidere cosa metterci
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Zaino: 3 semplici consigli per decidere cosa metterci

Nel 2020 avete rivalutato l’attività outdoor e per Natale vi siete fatti regalare uno zaino: gli avete appena staccato il cartellino, il colore vi piace un sacco, ma non avete la minima idea di cosa metterci dentro. Non preoccupatevi, in questo breve articolo proveremo a spiegarvi con quale criterio decidere che cosa mettere nello zaino, poi deciderete voi!

zaino nella neveIl contenuto dello zaino non è soltanto un problema di chi è alle prime armi: un sacco di persone che vanno in montagna da anni non hanno ancora capito come farlo, e anche al camminatore più rodato talvolta vengono dei dubbi. Estate, inverno, trekking, alpinismo, running. Con tutte queste variabili è evidente che una regola precisa non c’è. Ma non importa dove stiate andando o quanto starete via, ci sono tre semplici consigli da seguire che sono evergreen. Non ce li siamo inventate noi, ma li abbiamo capiti passando anni in negozio provando a capire cosa facesse più al caso di ogni cliente. Ma bando alle ciance, iniziamo coi consigli:

 

Consiglio uno: metti da parte i luoghi comuni.

I luoghi comuni sono il male, sempre. Ma in montagna se possibile lo sono ancora di più. E i luoghi comuni sul contenuto dello zaino sono tantissimi e con le origini più disparate: i

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