Archivi Mensili: Dicembre 2020

Una piccola guida per affrontare l’inverno
Tempo libero outdoor

Una piccola guida per affrontare l’inverno

Con le nuove misure saremo costretti a trascorrere le ferie senza toccare sci, tavole, picche e ramponi. I panettoni ci faranno sentire ancora più in colpa e la neve che ha fatto nelle ultime settimane starà lì fuori a guardarci. Ma per fortuna l’inverno non finisce il 6 gennaio, e quando saremo usciti da queste vacanze avremo davanti ancora tanti mesi per recuperare (si spera) quello che non abbiamo fatto in questi giorni.

invernoDicembre però è anche il tempo dei bilanci e dei buoni propositi. Per questo, come ultimo articolo outdoor del nostro blog in questo anno storto vorremmo alzare un po’ la temperatura lasciandovi con alcuni propositi per quello che viene.

  1. Salvaguardiamo i nostri inverni

Se è difficile sopravvivere a due settimane senza sciare immaginatevi delle Alpi senza neve. Non è una novità, ma come tutte le cose più grandi di noi, tendiamo a dimenticarcene presto. Ciononostante, il prossimo sarà un inverno senza impianti caotici, senza riflettori, senza piste arancioni. Insomma, potrebbe essere un’occasione per rivedere le nostre priorità sul come andiamo in montagna.

  1. Prossimità

estate

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Barbecue: come scegliere quello giusto
Tempo libero in cucina

Barbecue: come scegliere quello giusto

Che sia in giardino o sul balcone il barbecue è ormai parte integrante dell’arredo di casa. Il barbecue rappresenta la compagnia ed il mangiar sano.

A questo proposito bisogna dire che oggi abbiamo imparato che il barbecue può essere comodamente utilizzato per l’alimentazione di tutti i giorni e non richiede un’attenzione che porta via ore. Tutto sta appunto nella capacità di sfruttarlo al meglio delle sue potenzialità.

Per rispondere con soddisfazione alle diverse esigenze esistono vari modelli che si differenziano per dimensione e/o metodo di cottura.
Come per la scelta dell’abitazione il primo acquisto resterà nel cuore ma probabilmente si sentirà presto l’esigenza di “evolvere” e poter godere di qualche requisito in più.

Cosa distingue la cottura al barbecue rispetto al camino?
La presenza del coperchio che permette una cottura omogenea anche degli alimenti di grande spessore ed il controllo dell’umidità all’interno del barbecue con il controllo dell’aria e del calore nel bruciatore.
Tutto questo per ottenere una cottura croccante fuori e morbida dentro e grossi tranci di carne che restano squisitamente morbidi.
Cucinando alla griglia i succhi rilasciati dai cibi entrano in contatto con il calore che si trasformano in vapore a contatto con le barre e ricadono sul cibo mantenendolo morbido e donandogli il classico sapore di “barbecue”.

Per procedere alla scelta del barbecue bisogna tenere conto di che spazio si ha a disposizione, se  minimo o un ambiente ampio fuori casa, se la zona è vicina alla fornitura di gas, acqua e luce, se è riparata da sole e pioggia, se lo si sfrutterà per cuocere una braciola ogni tanto o si preferisce una vera e propria postazione completa ed arti

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3 consigli su come acquistare attrezzatura da montagna
Sport outdoor

3 consigli su come acquistare attrezzatura da montagna

È Natale, e il Natale è sempre un buon momento per giustificare qualche auto-regalo che non ci siamo permessi durante il resto dell’anno. Questo perché, lo sappiamo bene, certi capi da montagna costano.

3consgli_01Magari avete iniziato da poco, e non avete ancora molta confidenza con materiali, marchi e capi. Qualcuno vi ha detto che quella giacca è meglio di un’altra, lì per lì gli credete pure, ma poi qualcun altro vi dice il contrario. Insomma, potete decidere se fidarvi o no, ma la verità è che non siete del tutto sicuri di capire realmente che differenza ci sia tra un prodotto di qualità e uno di quelli che se anche si rompe dopo un mese, be’, poco male. Le motivazioni che vi restano per investire parecchi soldi su qualcosa si riducono al sentito dire, e al blasone del marchio.

Quindi, come fate a decidere se e come acquistare un prodotto senza avere esperienza e competenze tecniche? Qui proviamo a darvi qualche consiglio.

 1. Consiglio uno: poco è meglio.

Abbiamo clienti che vanno a camminare con lo stesso paio di pantaloni da quindici anni: probabilmente faranno qualche lavatrice in più, e avranno cucito qualche toppa qua e là; ma vestono un capo unico con una storia e tanti ricordi. Acquistare tanto significa buttare tanto, e anche se non siete degli animalisti, per fare un piumino serve pur sempre un’oca. Per cui se non siete convinti di qualcosa, non prendetela. Spesso non servono tanti prodotti: serve solo il prodotto giusto.

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Il mondo sconosciuto dietro casa
Tempo libero outdoor Sport outdoor

Il mondo sconosciuto dietro casa

Larici, foliage, colori saturi e toni caldi. L’autunno in fotografia è la stagione più bella, non c’è storia. Ma nella vita di noi comuni mortali l’autunno è ben altro: buio, freddo, e nebbia.

Sentiero_02Allenarsi in queste condizioni senza rimpiangere l’estate appena finita non è facile. Le giornate si accorciano e gli impegni ci impediscono di passare qualche ora in montagna, e, almeno cinque giorni su sette, correre si riduce soltanto a una cosa: argini.

Per chi abita in pianura gli argini dei fiumi diventano, più per necessità che per vocazione, la pista da atletica di chi corre fuori strada, e il più insopportabile tassello nella tabella di allenamento. Correre sugli argini ci ricorda quando facevamo le campestri a scuola, insomma un ricordo nel novanta percento dei casi orribile. L’aria fredda che penetra nei polmoni rende tutto più difficile, e il terreno erboso assorbe la maggior parte della potenza che scarichiamo a terra, ingoffando il gesto e rendendo ogni passo ancora più faticoso.

Sentiero_01Se vi state chiedendo per quale ragione in giro c’è poca gente che corre, probabilmente la risposta è perché è costretta a farlo in un posto che noi per primi riteniamo orribile. L’argine è un lungo cannocchiale che attraversa non visto paesi, periferie, zone industriali, unendosi e dividendosi con altri fiumiciattoli, fossi e torrenti, e creando una ragnatela che copre la pianura da Torino a Venezia.

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